Ciclismo

Diario di viaggio di Castelli

La baia di Kaštela è delimitata a nord da colline che scendono dolcemente verso il mare, tra cui le più alte sono Kozjak, Opor e Trečanica. Kozjak è anche la montagna più lunga, i cui 16 km si estendono da Klis, a est, fino al passo Malačka, a ovest, e su di essa passavano le rotte delle carovane. La sua vetta più alta è Veli, di 779 metri. Che l'area dell'odierno Kaštel Sućurac fosse abitata molto prima della costruzione dei famosi castelli difensivi, addirittura 4.000 anni fa, è dimostrato da numerosi reperti dell'antichità e dell'era paleocristiana della tarda antichità. Nel Medioevo la vita si spostò sulle pendici del Kozjak, dove attorno a chiese medievali si formarono villaggi con diversi borghi. Nel cimitero locale si trova la cappella di Nostra Signora di Hladi, del 1393, con l'immagine di S. Maria del XIV o XV secolo e il campanile del XIX secolo dell'antica chiesa parrocchiale, distrutta in un tragico bombardamento nel 1943.

Secondo le cronache dell'epoca, quello di Nostra Signora di Sućurac era uno dei più famosi santuari mariani nella Repubblica di Venezia, e si narrano ancora numerose storie sulla Madonna Miracolosa.

E così si dice che la gente locale, in un periodo di grande siccità in cui non pioveva da sei mesi, organizzò una processione chiedendo alla Madonna di intervenire. Una nuvola scura oscurò il cielo e salvò i raccolti grazie a forti piogge!

Caratteristiche tecniche

Numerosi cambiamenti di superficie, dal macadam all'asfalto sconnesso e alle strade sterrate, conferiscono a questo percorso un carattere speciale. Con 22,4 km e 687 m di dislivello, nella prima parte vi aspettano tante salite e nella seconda salite brevi e ripide. Il livello di difficoltà fisica è medio, mentre il livello tecnico è anche più basso. La prima salita vi porterà da Kaštel Sućurac lungo serpentine di macadam fino a un ampio percorso che si snoda accanto ai Kaštela. La salita è lunga 3,8 km con una pendenza del 7,6% e diversi tratti più ripidi. Dopo la salita c'è un lungo tratto leggermente ondulato sempre in macadam fino, che rende questo tracciato ideale per gravel e bici da trekking. La discesa, lunga oltre 3 km, inizia su una strada che poi diventa single track, macadam e asfalto maltenuto, ma il tutto può essere superato anche da ciclisti con capacità tecniche inferiori. Una parte interessante di questo percorso è il tratto sul single track di sassi che segue la linea ferroviaria, da cui è separato tramite una recinzione di sicurezza, e poi prosegue su macadam. Il ritorno al punto di partenza è una combinazione di macadam e asfalto con diverse salite molto brevi ma insidiose, la più ripida delle quali è l'ultima, su uno stretto single track, con una pendenza massima del 33,2%. Si consigliano bici MTB o E-MTB, mentre i ciclisti più esperti possono utilizzare una bici gravel o da trekking.